Dopo aver letto d’un fiato fino all’ultima riga, come si leggono i libri con cui Antonangelo ti attira nelle maglie della sua rete narrativa, nasce immediato un bisogno di silenzio.

Ogni parola di troppo potrebbe distrarre dal percorso in cui veniamo condotti dalla bellezza della natura, dalle trame della storia e dei concetti, mediante la vita di un santo, verso il desiderio di eternità. Antonangelo ci fa entrare in un mondo di sensazioni, di idee, di meditazione. Ci conduce verso la conoscenza dell’anima di un umile ricercatore di Dio, in cui si ripercorre la storia di tutti coloro che hanno cercato l’incontro con l’Uno nella pace, lontano dagli affari mondani, nella solitudine, nella natura incontaminata: e ci conduce a sperimentare nell’esperienza di Fra Lorenzo che la ricerca di Dio significa trovare Dio.

È davvero coinvolgente il modo con cui l’autore ci guida nel rileggere la vita dell’umile frate di Sardara, dall’essere figlio unico allo scoprirsi figlio amato del Dio Unico. (dall’introduzione di Don Roberto Caria)