Giovanni Ruggeri è stato per me, così come per tanti che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, un riferimento politico e un fratello maggiore.

Scrivo di un uomo dotato di grande visione, capace di intuizioni straordinarie. Non c’era nulla in lui che fosse o sapesse d’artefatto, di convenienza, per cui venire a contatto con la sua personalità, costituiva un arricchimento di amicizia e simpatia, grazie al quale si era sempre in grado di comprendere l’ideale a cui egli consacrava ogni fatica.

Abbiamo l’obbligo morale di rammentare a coloro che non l’hanno conosciuto che non capita di frequente di conoscere uomini che si distinguono per coerenza, generosità, umanità; figure speciali che, col loro esempio ci indicano la via, che ci obbligano a fare i conti con i loro esempi, uomini imperfetti e fragili che lasciano un solco profondo nelle nostre coscienze, persone che sono patrimonio di tutti, esempi di bella politica, di passione, di bontà, di disinteresse personale, di spirito di servizio