Aristotele nella Fisica teorizza la relatività del tempo parlando del tempio nel quale, in Sardegna, si curavano col sonno i mali. Lo stesso culto sardo è ricordato anche da Cicerone e numerosi altri storici e studiosi romani. Curare le malattie dormendo è una pratica che in Sardegna permane nel corso dei millenni. Quegli stessi templi prenuragici sono stati poi utilizzati con la medesima funzione in età nuragica, romana, bizantina, giudicale, aragonese, piemontese e sino ai giorni nostri.
Laddove si dormiva per guarire sono state erette cumbessias e muristenes, novenari dove per guarire si dorme, portando in dono a un Dio senza tempo una preghiera che tempo non ha. In questo libro si racconta una storia nella quale la magia si fa storia e la storia narra di un culto tutto sardo sospeso fra sogno e veglia, in quella terra miracolosa a forma di sandalo nella quale nessun mistero è stato mai svelato.
Una via terapeutica che affonda la sua ragione nei millenni. Nell’Isola sacra, centro e snodo delle civiltà più antiche, sopravvive ancor oggi l’affascinante e misterica rete dei novenari con la loro corona di cumbessias.
Le radici filosofiche, religiose, mediche, mistiche e antropologiche che innervano l’aura di questi insediamenti unici e affascinanti sono tracciate e approfondite nel libro che propone anche un itinerario nei 62 novenari, aperti a raggiera intorno al centro della Sardegna.